La Certificazione Energetica, alias Attestato di Prestazione Energetica
“APE”, di un edificio, appartamento o altro immobile, è un documento tecnico
che ne identifica il consumo annuale di energia, fornendo al cittadino
un’informazione chiara ed immediata relativamente all’Efficienza Energetica
dell’edificio stesso.
Il tecnico incaricato, infatti, per redigerlo va ad analizzare le varie
caratteristiche relative agli involucri ed agli impianti: realizzando quindi
verifiche termoigrometriche e di trasmittanza (“valore di dispersione”) di
tetti e pareti, oltre al rendimento (“efficienza”) degli impianti per la
produzione di acqua calda, riscaldamento, raffrescamento, eventuali sistemi di
produzione di energia rinnovabile, illuminazione quando previsto.
Rispetto all’ex Attestato di Certificazione Energetica, nei contenuti il
Certificato APE emesso in maniera corretta deve fornire inoltre chiare
indicazioni per migliorare l’Efficienza Energetica dell’edificio: ciò con
specifiche proposte per interventi di miglioramento in relazione alla loro
convenienza economica, al fine di incentivare la riqualificazione energetica
del patrimonio edilizio esistente ed il ricorso ad energie alternative.
Ciò, ovviamente, dovrà avere degli specifici calcoli per l’indicazione del
tempo di ritorno, in maniera da valutare la convenienza del singolo intervento
in termini di effettivo risparmio economico sulla componente energetica
rispetto all’investimento da effettuarsi.
In termini normativi, il
Certificato Energetico nel nostro Paese debutta nel 2005 con la pubblicazione
del d.lgs. 192/2005 e, in ordine di tempo, le ultime modifiche alla normativa
sono state apportate dal Decreto Legge 63/2013: ed è proprio quest’ultimo che
ha introdotto l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) in sostituzione
dell’Attestato di Certificazione Energetica (ACE).